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"La bella addormentata in quel posto" arriva insieme a Frank Matano


Copertina realizzata da : Leandro Agostini

Copertina a cura di : Leandro Agostini

Ieri sera, 12 gennaio 2017, il Circolo dei lettori di Torino ha registrato il pienone per la presentazione del nuovo libro di Luciana Littizzetto, insieme ad un presentatore d'eccezione arrivato apposta da Carinola (CE) per l'occasione: Frank Matano.

E' un pubblico trasversale quello che riempie le due sale. La principale, dove c'erano i due artisti e i fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi un posto a sedere, e la seconda dove c'erano altrettante persone che seguivano l'incontro da maxi-schermo. Dai ragazzi usciti da scuola e università fino a persone più anziane ormai in pensione che hanno voluto passare un'oretta all'insegna del divertimento in compagnia dei due comici.

Il loro feeling artistico, forse grazie al training fatto durante questi tre anni di Italia's Got Talent, si percepisce fin da subito.

Luciana sottolinea il fatto di come Frank sia un'ottima spalla durante le registrazioni di IGT, grazie anche alla sua "comicità americana e cinica, lontana da quella italiana" .

Questo libro è una raccolta di pezzi scritti per la trasmissione Che Tempo Che Fa, altri scritti per Torino Sette ( inserto del venerdi de La Stampa) e altri ancora scritti apposta per questo progetto.

Oltre alla lettura di due capitoli del libro - "Il tè giallo" e "Se l'uomo rompe anche le acque" - si ripercorre, tra una gag e l'altra, anche la carriera artistica della comica torinese: partendo dal diploma al conservatorio di Torino , passando per il periodo in cui di giorno insegnava musica e lettere in una scuola delle Vallette (TO) e di sera iniziava la lunga gavetta di serate nei piani bar della città, alla scuola di teatro per recitazione e doppiaggio. Arriva poi il suo primo riconoscimento con la vittoria del concorso "Bravo, grazie" ad Aosta nel 1991, condotto da Fabio Fazio e Moana Pozzi, che la catapulta ad "Avanzi" storico programma di Rai Tre per due mesi. Ritorna poi a Torino, riprende l'insegnamento ... fino ai tre provini e l'inizio di Cielito Lindo, altro programma storico di Rai Tre, Mai dire Goal, ecc...

Svela, inoltre, quello che secondo lei è il segreto per capire se un'esibizione comica è efficace o meno: "se ridono i cameramen, vuol dire che sta andando bene perchè sono talmente abituati che se ridono loro, vuol dire che il monologo funziona."

C'è spazio anche per le domande del pubblico in sala, grazie al quale viene affrontato il tema della differenza tra la comicità di adesso e quella di anni fa.

"All'inizio era molto difficile essere credibile, soprattutto quando andavi a fare spettacoli in giro e salivi sul palco di locali poco conosciuti e dovevi far ridere. Far ridere è un'operazione trasgressiva e da un uomo si accetta più facilmente, da una donna molto meno. La comicità , quella vera, quella della risata, non era subito accettata e si faceva fatica.

Il comico è politicamente scorretto di natura, non può essere rispettoso. Certo si può fermare prima, può non essere offensivo. Ma quello che può sorprende è che una volta avevi le querele dei politici che si arrabbiavano, adesso molto meno perchè quella categoria è molto "sfarinata". Quelli che si incazzano sono le categorie. E' questa, adesso, la grossa difficoltà.

Si dice che la satira non abbia limite, io invece un po' ce lo metto perchè non mi viene.

In genere quando una persona mi sta tantissimissimo sulle palle non ne parlo, perchè poi invece che far ridere diventi velonoso e la leggerezza dello sberleffo si perde e diventa una roba molto carica che non mi interessa."

Prosegue Frank Matano dicendo :

"Con internet il mestiere del comico è sempre più difficile perchè tutti si indignano e indignarsi vuole dire avere una opinione. Quando cerchi di far ridere, non è che tu sei contro quella cosa su cui stai facendo ridere, però offendi tutta una serie di persone."

L'incontro si conclude con la richiesta da parte di una ragazza di un bellissimo pezzo "Amando Amatrice" tratto sempre da "La bella addormenta in quel posto" .

Qua sotto un estratto :

"Perchè la nostra casa siamo noi, le nostre radici, le nostre fondamenta, quelloc he ci tiene ancorati a terra. E se trema la terra tremiamo noi. E se la casa crolla, crolliamo noi. Andiamo giù in mille pezzi, ci sbricioliamo. Si sfarina il nostro perimetro, quello che ci sostiene e ci protegge. E la tua storia che diventa maceria. Crollano il ricordo, la memoria, il presente e persino un'ipotesi di futuro."

E poi come da miglior finale....foto e autografi con tutti i fan presenti.

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